Varicocele Intervento
Varicocele operazione
La tendenza attuale è quella di operare un varicocele nella maggior parte dei casi. Difatti, vari studi hanno dimostrato che un varicocele di grado moderato anche se asintomatico, se non trattato, provoca una progressiva diminuzione della fertilità maschile. Inoltre un varicocele può abbassare la sintesi del testosterone, ormone importantissimo per l’ uomo, e causare un ipogonadismo (consulta anche la sezione: Andropausa e Deficit di testosterone).
Varicocele intervento
La procedura chirurgica volte alla correzione del varicocele è denominata varicocelectomia. Questo intervento, che consiste nella legatura delle vene del testicolo, può essere eseguito sia in maniera tradizionale che tramite approccio microchirurgico. In particolare la microchirurgia impiega specifici occhiali di ingrandimento o un microscopio operatorio per consentire all’ uro-andrologo una visione magnificata e una maggiore facilità di identificare le strutture anatomiche.
Dispositivi impiegati in microchirurgia:
occhiali con lenti di ingrandimento e microscopio operatorio.
Attualmente, l’approccio microchirurgico è la tecnica che garantisce le migliori percentuali di successo e la più bassa incidenza di complicanze. Infatti l’ approccio microchirurgico offre il vantaggio, rispetto alla tecnica tradizionale, di ridurre significativamente le eventuali complicanze quali lesione dell’ arteria testicolare, insorgenza di un idrocele e/o la recidiva del varicocele stesso. L’incidenza dell’ idrocele post-operatorio può raggiungere il 39% dopo chirurgia tradizionale, mentre è molto rara dopo varicocelectomia microchirurgica. I risultati migliori della microchirurgia sono conseguibili grazie alla maggiore facilità con la quale l’ urologo-andrologo riesce ad identificare i vasi linfatici mediante la magnificazione delle strutture anatomiche. Il varicocele può recidivare, ossia ripresentarsi, nel 20% dei casi dopo approccio tradizionale contro solo l’ 1% dei casi a seguito di approccio microchirurgico. Pertanto, in base a quanto esposto sin d’ora, l’approccio microchirurgico è quello oggigiorno preferito. L’intervento viene effettuato comunemente in anestesia locale o spinale. Tramite una incisione a livello inguinale le vene dilatate vengono identificate e legate al fine di ridistribuire il flusso sanguigno. Il giorno dopo l’ intervento il paziente può ritornare alle sue normali attività.
Approccio microchirurgico: incisione inguinale
Legatura di una piccola vena testicolare in microchirurgia
Grazie alla varicocelectomia microchirurgica le vene testicolari vengono isolate e legate una ad una. L’ ingrandimento, indispensabile per il buon fine dell’ operazione e la prevenzione delle complicanze, consente il riconoscimento delle differenti strutture anatomiche che compongono il funicolo (dotto deferente, vene spermatiche, arterie testicolari, nervi e vasi linfatici). La varicocelectomia può essere eseguita anche tramite approccio laparoscopico. Mediante questa procedura, piccole incisioni vengono praticate sull’addome e, tramite queste, degli strumenti vengono introdotti per legare le vene spermatiche. La laparoscopia ha lo svantaggio di richiedere l’anestesia generale e ha dimostrato comunque delle percentuali di successo inferiori all’ approccio microchirurgico.
Radiologia interventistica
L’embolizzazione è una metodica non chirurgica che si svolge in circa un’ora e mezza. Un piccolo catetere viene introdotto tramite una piccola incisione inguinale per iniettare una sostanza “sclerosante” che occlude il flusso sanguigno a livello della vena testicolare. Viene eseguita una flebografia per evidenziare il varicocele e per guidare il catetere sotto il controllo radiografico. L’attività normale viene ripresa solitamente in 2 giorni. Questa tecnica può essere gravata da complicanze maggiori e deve essere eseguita in centri specializzati. Presenta inoltre lo svantaggio di esporre il paziente per tanto tempo ai raggi x.
Tecnica | Risparmio dell’ arteria testicolare | Incidenza di idrocele (%) | Incidenza della recidiva (%) |
Retroperitoneale | No | 7 | 11-20 |
Inguinale tradizionale | No | 10-39 | 9-16 |
Laparoscopia | Si | 5-8 | < 2 |
Radiologia | Si | 0 | 4-11 |
Microchirurgia | Si | 0 | < 2 |
Questa tabella confronta i risultati delle diverse tecniche di varicocelectomia. L’ approccio microchirurgico è quello che garantisce la maggiore percentuale di successo e la minore incidenza di complicanze.